Il curricolo diretto allo sviluppo di competenze
Che cos’è una competenza? Esistono diversi “tipi” di competenze? E, soprattutto, come può essere costruito un curricolo per lo sviluppo delle competenze? La ricognizione di Pellerey sulla situazione italiana ed europea.
Si può dire che una competenza emerge quando si riescono a mettere in gioco conoscenze, abilità e qualità personali stabili in maniera ben coordinata per rispondere in forma valida e feconda alle richieste di un compito o di una attività da svolgere. Ma è anche evidente il ruolo di altre qualità umane importanti per garantire la capacità di assolvere alle richieste dell’attività da svolgere. Si tratta della capacità di concentrarsi sul compito, di saper gestire se stessi di fronte alle difficoltà che si possono incontrare o alle reazioni emozionali che ne possono derivare.
Una competenza, a seconda dei casi, può avvicinarsi di più al concetto di abilità, o a quello di conoscenza, o ancora a quello di atteggiamento a seconda della prevalenza di importanza di una di queste componenti nello svolgimento di un compito. Così al limite una competenza può ridursi a una conoscenza, purché questa sia significativa, stabile e fruibile; oppure a una abilità, purché utilizzata in maniera consapevole e funzionale al compito o al problema; ovvero a un atteggiamento, purché si tratti di una disposizione interiore stabile su cui si può contare.
I più recenti documenti europei, riferibili agli interventi di formazione lungo tutto l’arco della vita, usano del termine “competenze chiave” e sottolineano il fatto che ognuno le deve acquisire per poter raggiungere tre obiettivi fondamentali: a) perseguire obiettivi di vita personali, mossi dai propri interessi, dalle proprie aspirazioni e dal desiderio di continuare a imparare durante tutta la vita; b) permettere ad ognuno di svolgere un ruolo di cittadino attivo nella società; c) ottenere un impiego decente nel mercato del lavoro. Sono stati identificati otto ambiti o domini di competenze chiave: a) comunicazione nella lingua madre; b) comunicazione in lingua straniera; c) ambito matematico e scientifico di base; d) ambito delle competenze digitali; d) apprendere ad apprendere; e) competenze interpersonali e civiche; f) imprenditorialità; g) espressione culturale.
Anche in Italia si valorizza il concetto di competenza, ad esempio nelle indicazioni associate alla nuova normativa dell’obbligo di istruzione, che derivano esplicitamente da quelle europee.
Per riassumere tutto in un semplice modello operativo, un curricolo orientato alle competenze dovrebbe integrare tre dimensioni formative
a) Conoscenze, abilità e competenze che permettono alla persona di crescere nella propria cultura e professionalità e di orientarsi nel mondo sociale, civile e professionale e che costituiscono un quadro di riferimento permanente. Ad esempio:
– Competenze nel gestire se stessi nell’apprendere;
– Competenze nel progettare la propria vita e la propria professionalità;
– Competenze relazionali e comunicative;
b) Competenze che radicano lo studente nella cultura, nella storia e nella geografia, favoriscono lo sviluppo e la valorizzazione delle forme espressive, lo sviluppo armonico del proprio corpo e la cura della propria e altrui salute, l’orientamento nel mondo civile, sociale, professionale e religioso. Ad esempio:
– Competenze e sensibilità nell’ambito delle espressioni culturali;
– Competenze tecniche e professionali;
– Competenze sociali e civiche;
c) Competenze che fanno da fondamento sia alla prima, sia alla seconda dimensione. Ad esempio nella nell’obbligo istruttivo:
– Competenze fondamentali nella lingua italiana;
– Competenze fondamentali nella valorizzazione dei concetti e delle procedute matematiche sia nella vita quotidiana, sia nello studio delle varie discipline;
– Competenze che permettono di utilizzare concetti, principi, teorie scientifiche per dare significato ai fenomeni naturali, per dare fondamento ai processi e ai prodotti tecnologici, per comprendere e risolvere problemi sia di natura scientifica, sia di natura sociale;
– Competenze fondamentali nella lingua inglese.
Michele Pellerey